IL TUMULO DI POGGIO GALLINARO – TARQUINIA
COORDINATE
42.271340, 11.788741
Poggio Gallinaro in età Orientalizzante
Il Tumulo etrusco di Poggio Gallinaro è un tumulo etrusco di età Orientalizzante (VII secolo a.C.) e secondo studi recenti il titolare sarebbe stato colui che rese monumentale, dal punto di vista urbanistico e simbolico, La Civita, l’antica città etrusca di Tarquinia. La città sacra per eccellenza per il popolo Etrusco perché fu proprio presso La Civita che, da una zolla di terra, balzò fuori Tagete: il giovane-vecchio (giovane nell’aspetto ma dai capelli bianchi e dotato di una saggezza pari solo ad un uomo anziano) che dettò a Tarchon, lì presente i precetti dell’Etrusca disciplina.
Poggio Gallinaro esattamente di fronte “La Civita”
Monumentalità della tomba di Poggio Gallinaro e gli oggetti del corredo ci raccontano di questo importante esponente dell’etrusca Tarquinia: plettri in avorio, statuine d’impasto raffiguranti le “piangenti” e due modelli miniaturistici di ascia bipenne in bucchero documentano infatti un rito funerario legato alla particolare rilevanza sociale del defunto.
Inoltre il tumulo monumentale svetta su un’altura posta esattamente di fronte La Civita: a indicare simbolicamente il dominio della zona da parte di una famiglia gentilizia, fortemente legata alla città.
Secondo una recente ipotesi il defunto qui seppellito potrebbe essere stato proprio lui il promotore dell’area sacra monumentale situata al centro del Pian di Civita.
Quindi sarebbe stato il titolare di Poggio Gallinaro colui che ordinò il seppellimento del deposito votivo principesco costituito dai simboli di potere etruschi: l’ascia, lo scudo e il lituo in bronzo (conservati al Museo etrusca nazionale di Tarquinia).
Un gesto simbolicamente estremamente potente, di presenza fisica, su quel luogo sacro per eccellenza nella storia del popolo etrusco.
Il Tumulo di Poggio Gallinaro: un’unica camera
La sepoltura di Poggio Gallinaro presenta un’unica camera, accessibile attraverso un ampio vestibolo, con scalinata che scende verso il basso. La cella funeraria è stata completamente costruita all’interno del banco roccioso di arenaria appositamente scavato. Le pareti sono costituite da blocchi squadrati in calcare, messi in opera senza malta.
Dott.ssa Francesca Pontani
Archeologa, comunicazione digitale